Come organizzare un viaggio in Giappone

Qualcuno mi ha scritto chiedendomi aiuto per organizzare un viaggio in Giappone.

Quello che posso dire è riportare la mia esperienza. Prima cosa fissare un biglietto aereo non troppo caro per il Giappone. Io ho comprato il volo per Tokyo diversi mesi prima e l'ho pagato 830 euro. Dopo aver cercato su Internet ho deciso di rivolgermi in agenzia.

Contemporaneamente ho ordinato (in agenzia) il Japan Rail Pass. Una tessera che si compra solo fuori dal Giappone. E' una specie di interrail: si puo' girare liberamente su tutti i treni del Giappone, compreso lo Shinkansen (è escluso soltanto un tipo di treno superveloce). Ha una durata che puo' essere di 1,2 o 3 settimane.
Noi l'abbiamo comprato di 3 settimane per un costo di circa 375 euro.

E' molto comodo perchè permette di girare anche sulla linea Yamamote di Tokyo (che è una metropolitana sopraelevata che gira intorno al centro di Tokyo), su alcuni traghetti (ad esempio quello per l'isola di Miyajima) e anche trenini locali. Considerando che un viaggio andata ritorno da Tokyo a Kyoto puo' costare 300 euro.. si capisce il risparmio.

Tolte queste spese grosse, la vita non costa molto in Giappone.
Grazie all'euro potente sullo yen, si riesce a fare una vacanza in Giappone di 20 giorni con un budget di 2500 euro massimo (con qualche piccola accortezza).

I ryokan sono simili ai nostri bed and breakfast e ce ne sono di carini a un prezzo ragionevole. Oltre a essere una piacevole esperienza (si dorme per terre sui futon, si mangia piatti preparati in casa..) è l'unico modo per immergersi un po' nella cultura giapponese.
A Kyoto è possibile dormire in ryokan vicini ai templi con massimo 40-45 euro a testa.

Anche gli hotel in Giappone sono abbastanza abbordabili. E' vero che ci sono alberghi carissimi, ma ci sono hotel molto curati, puliti, ben arredati (alla occidentale) a meno di 100 € la doppia. Noi siamo state in un hotel della catena Hokke, per 42 euro a testa (senza colazione). Le camere erano belle, il personale carino e ci hanno dato un sacco di cose: gli yukata (kimono estivi) e le ciabattine, il te verde, e uno speciale "present for lady" contentente maschera per il viso, sali da bagno, necessaire per la toeletta, spugna, saponcino profumato ecc..

La cosa che costa meno è il cibo.
Se non si pretende ristoranti di lusso, mangiare in giappone è piuttosto economico.
A pranzo si spendono ad esagerare 5-7 euro a testa (mangiando tanto), a cena poco più.
Le bevande non si pagano quasi mai: appena seduti in un ristorante portano acqua o te verde gratis, in abbondanza. Solo gli alcolici costano tanto. I menù sono in giapponese, ma a volte hanno le foto o le riproduzioni in plastica dei piatti, quindi si riesce a ordinare con quelle.
In ogni caso anche se capita di ordinare qualcosa che non piace, i piatti costano talmente poco che si puo' ordinare qualcos'altro.
Consiglio di scriversi due o tre termini di cose che piacciono (gohan, yakitori, sushi, tsukune...) e provare a chiedere. Un vocabolarietto italiano (o inglese) - giapponese puo' essere utile.
Un modo economico e divertente per cenare, è andare negli zakaya: piccole osterie dove si cena con piatti locali, e a volte si divide il tavolo con altri ospiti.

A pranzo si puo' optare anche per un sandwich o un'insalatina da comprare nei family mart: supermercati aperti 24h su 24. Sono ben forniti e offrono cose pratiche da portare via. Alla cassa poi vengono fornite bacchette o posatine, salsine, tovaglioli, cucchiaini.. (spesso mi compravo uno jogurtino per merenda!).

Il consiglio che do è comprarsi diverse guide in Italia, e li poi decidere giorno giorno dove andare. Per fissare i treni esistono uffici della JR dove il personale è gentile: anche se non parlano inglese cercheranno di capire e farsi capire. L'importante è che uno ricontrolli sempre le date e i nomi delle città, spesso sbagliano!
Alcuni di questi uffici (ad esempio nella stazione di Kyoto) sono aperti fino a tardi, alle 23.30 circa.

Girare nella metropolitana di Tokyo all'inizio puo' essere un po' disorientante, ma una volta imparati alcuni punti di riferimento, dopo non è più così impossibile. La JR poi ha i monitor con le scritte sia in inglese che in giapponese, con tanto di tempo di percorrenza in minuti per ogni fermata. Anche nelle stazioni dei treni ci sono monitor bilingue.
Per il resto, il Giappone è un paese sicuro, abbiamo girato in lungo e largo da sole e non abbiamo mai rischiato nulla. Bisogna essere un po' flessibili e pazienti, ma tutto funziona perfettamente: gli orari dei treni spaccano il minuto.

3 commenti:

nicolacassa ha detto...

Hai trattato argomenti annosi in poche righe e ti sei fatta capire! Brava!!! Quando imparerò io ad essere conciso...

nellifirenze ha detto...

ah ah anni e anni di blogger..
no dai scherzo
grazie

tu pensa che i miei amici mi dicono che scrivo anche troppo!

nicolacassa ha detto...

Cavoli, allora non gli piacerà il mio blog!

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