Nel viaggio in treno da Kyoto a Hiroshima (o comunque provenendo da Kobe o da Osaka) si puo' fare una piacevole pausa di un paio d'ore a Himeji, cittadina sulla costa, famosa per il suo castello bianco.
Il castello di Himeji è il più grande dei 12 castelli feudali esistenti ed è talmente alto che si vede anche da lontano, in mezzo ai grattacieli, passando con lo Shinkansen.
La cittadina non ha altre cose da vedere, così è possibile scendere, lasciare i bagagli in uno di quei comodi ed economici lockers alla stazione e avviarsi a piedi verso il castello.
Il castello, patrimonio Unesco dell'umanità, è chiamato dai giapponesi Shirasagi-jo ovvero il castello dell'airone bianco per via della somiglianza delle mura di cinta bianche con l'immagine di un uccello che spicca il volo.
Vale la pena vederlo perchè è uno dei pochi monumenti giapponesi rimasti in piedi originali e non ricostruito.
Soltanto avvicinandosi al castello se ne percepisce la grandezza. E' veramente alto. Per salire fino in cima (oltre 5 piani, da fare con scale di legno, rigorosamente scalzi) si fa una certa fatica.. soprattutto se la giornata è calda e umida. Ma arrivati in cima ne vale la pena, non per l'altarino all'ultimo piano, ma per la vista sulla città (moderna).
Comunque il castello è bello anche per i vari percorsi e stanze, in alcuni di essi alcune statue e manichini ricostruiscono la vita dell'epoca (come nella torre delle vanità dove visse la felice principessa Sen). La sensazione del legno che scricchiola sotto i piedi è piacevole. La visita come in molti musei giapponesi è guidata da segnali e precedenze. Meno male perchè le scale sono un po' ripide!
Impressionante la corte del suicidio (harakiri), suggestivo il pozzo con la storia della donna morta dentro (che sia venuta da li la storia di The ring?), belle le mura con le tegole con i simboli dei vari casati e le porte. Il castello di Himeji si visita bene in un paio d'ore.
Sconsiglio di mangiare nei ristoranti di fronte all'ingresso che sono un po' tristi e pure cari (rispetto alla media, perchè in generale non si spende molto in giappone per mangiare).
In questa cittadina sono stati ambientati diversi film, non solo giapponesi (come Ran di Akira Kurosawa) per esempio nelle colline intorno anche L'ultimo Samurai con Tom Cruise. Un piccolo ufficio del turismo distribuisce materiale informativo (in giapponese) sulle ambientazioni dei film.
La cittadina non ha altre cose da vedere, così è possibile scendere, lasciare i bagagli in uno di quei comodi ed economici lockers alla stazione e avviarsi a piedi verso il castello.
Il castello, patrimonio Unesco dell'umanità, è chiamato dai giapponesi Shirasagi-jo ovvero il castello dell'airone bianco per via della somiglianza delle mura di cinta bianche con l'immagine di un uccello che spicca il volo.
Vale la pena vederlo perchè è uno dei pochi monumenti giapponesi rimasti in piedi originali e non ricostruito.
Soltanto avvicinandosi al castello se ne percepisce la grandezza. E' veramente alto. Per salire fino in cima (oltre 5 piani, da fare con scale di legno, rigorosamente scalzi) si fa una certa fatica.. soprattutto se la giornata è calda e umida. Ma arrivati in cima ne vale la pena, non per l'altarino all'ultimo piano, ma per la vista sulla città (moderna).
Comunque il castello è bello anche per i vari percorsi e stanze, in alcuni di essi alcune statue e manichini ricostruiscono la vita dell'epoca (come nella torre delle vanità dove visse la felice principessa Sen). La sensazione del legno che scricchiola sotto i piedi è piacevole. La visita come in molti musei giapponesi è guidata da segnali e precedenze. Meno male perchè le scale sono un po' ripide!
Impressionante la corte del suicidio (harakiri), suggestivo il pozzo con la storia della donna morta dentro (che sia venuta da li la storia di The ring?), belle le mura con le tegole con i simboli dei vari casati e le porte. Il castello di Himeji si visita bene in un paio d'ore.
Sconsiglio di mangiare nei ristoranti di fronte all'ingresso che sono un po' tristi e pure cari (rispetto alla media, perchè in generale non si spende molto in giappone per mangiare).
In questa cittadina sono stati ambientati diversi film, non solo giapponesi (come Ran di Akira Kurosawa) per esempio nelle colline intorno anche L'ultimo Samurai con Tom Cruise. Un piccolo ufficio del turismo distribuisce materiale informativo (in giapponese) sulle ambientazioni dei film.
1 commento:
Bellissimo!! Che spettacolo!!
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