Nikko è probabilmente la città storica più bella del Giappone (almeno di quelle che ho visto io). Purtroppo l'ho visitata con la pioggia, ma aveva lo stesso il suo bel fascino.
Dalla stazione del treno (circa 2 ore da Tokyo) ci vogliono 15-20 minuti a piedi (lieve salita) per arrivare alla zona dei templi. La strada ha qualche negozietto e ristorantino (uno ottimo di cui parlerò dopo). La zona della stazione sembra un po' fatiscente.. come se fosse abbandonata.
I templi si trovano a circa 1 km di distanza, in mezzo agli alberi. Non ho capito quanto sono vecchi e quanto no, forse molti sono ricostruiti. Ma sono comunque molto belli.
Hanno un'architettura davvero originale e diversa da altre città come Nara, Kamakura.
Se si dispone di pochi giorni, non avrei dubbi: evitate pure le altre città ma andate a Nikko.
Prima di arrivare si passa da un meraviglioso ponte rosso (che noi all'andata abbiamo visto avvolto dalla nebbia): il ponte Shinkyo sul fiume Daiya. Si puo' passare sopra (pagando) oppure di lato e forse è pure meglio perchè si fanno le foto.
Non ricordo bene tutti i nomi dei vari templi ma quello che ti lascia subito senza fiato è il complesso del santuario Tosho-gu. Ho letto che oltre 15.000 artigiani hanno dipinto, laccato, intarsiato, scolpito per 2 anni per creare tutto il complesso.
Appena arrivati, passato l'enorme Torii in granito, sulla sinistra c'è una bella pagoda a 5 piani. Dopo pochi scalini si oltrepassa la porta Niomon (che ha 2 statue Nio: una che pronuncia la prima lettera dell'alfabeto sanscrito "ah" e l'altra che pronuncia l'ultima "un") e ci si trova davanti una serie di edifici da mozzare il fiato. Nonostante la nebbia sono rimasta senza parole.
A sinistra la fonte sacra per lavarsi le mani, ricoperta da un tetto stile cinese. Poco prima c'è la stalla sacra con le 3 scimmiette non vedo, non sento, non parlo. Uno si aspetta chissà cosa e invece sono minuscole (vedi foto). E vari edifici sacri. Abbiamo beccato una scolaresca che girava fra i templi, erano buffi tutti in fila a salire e scendere le scale..
Poi altri scalini e si arriva alla porta Yomeimon con 12 colonne decorate. Talmente ricca la decorazione che sembra il nostro barocco. E oltre ci sono i due santuari. Dal lato destro si accede a una "simpatica" scalinata nel bosco che porta alla tomba di Tokugawa Ieyasu (stratega poi Shogun, vissuto nel 1600, fondò la capitale Edo, l'attuale Tokyo). Io avrei fatto anche a meno visto la fatica..
Per arrivare alla tomba si passa da un androne (e si paga) per ammirare il gatto che dorme: un piccolissimo dipinto di un gattino sacro che dorme. Ho comprato persino l'amuleto! Ma non so se ne vale la pena..
Dopo questo santuario che per me rimane il più bello di tutto il Giappone, abbiamo proseguito la visita di Nikko, verso il santuario Taiyuin-byo, mausoleo di Iemitsu, nipote di Ieyasu. La posizione nel bosco è meravigliosa. Anche in questo caso c'è una porta Niomon (con 2 guerrieri Nio), e la porta Nitenmon con 4 statue di guardiani molto belle (il verde è la divinità del vento, il rosso del tuono); dopodichè scale, scale, scale, scale..e poi fonti, torri, porte, santuari.. con uno stile fra il cinese e il giapponese. In parte in legno, in parte colorate.
Bello. Un po' faticoso!
Oltre ai templi, a Nikko c'è la possibilità di prendere un autobus che porta a un laghetto passando per una bella cascata, ma quel giorno avevano sospeso il servizio a causa del brutto tempo.
L'ingresso a questi santuari costa poco: 300 o 400 yen a tempio. In paragone ai musei italiani è nulla, certo a fine giornata.. facendo 2 conti..
Al ritorno ci siamo fermate a pranzo in un posto delizioso, lungo la strada principale che torna alla stazione (dopo il ponte rosso, rimane quasi subito sulla destra). Ne avevo letto per caso qualche giorno prima su 1 blog e appena entrata - a caso ! - l'ho riconosciuto.
Alle pareti è pieno di bigliettini, foto, fogliolini di tutti i clienti. Ci sono scritte in tutte le lingue del mondo (anche in italiano, pochi). E' talmente fitto che non si vede fuori. Persino fuori ci sono un paio di cartelli in italiano che esaltano la bontà del ristorante.
Comunque abbiamo mangiato benissimo spendendo poco: 1920 yen (meno di 14 euro in due) per ravioli al vapore (5), tsukune (5 pezzi a testa), enormi onigiri di riso (2), tè verde e acqua a volontà. Gli tsukune (piccole polpette di pollo presentate a spiedino) erano ottimi. Dice la cameriera che era la loro specialità. Abbiamo provato a riprenderli anche altrove, ma non c'era paragone.
I templi si trovano a circa 1 km di distanza, in mezzo agli alberi. Non ho capito quanto sono vecchi e quanto no, forse molti sono ricostruiti. Ma sono comunque molto belli.
Hanno un'architettura davvero originale e diversa da altre città come Nara, Kamakura.
Se si dispone di pochi giorni, non avrei dubbi: evitate pure le altre città ma andate a Nikko.
Prima di arrivare si passa da un meraviglioso ponte rosso (che noi all'andata abbiamo visto avvolto dalla nebbia): il ponte Shinkyo sul fiume Daiya. Si puo' passare sopra (pagando) oppure di lato e forse è pure meglio perchè si fanno le foto.
Non ricordo bene tutti i nomi dei vari templi ma quello che ti lascia subito senza fiato è il complesso del santuario Tosho-gu. Ho letto che oltre 15.000 artigiani hanno dipinto, laccato, intarsiato, scolpito per 2 anni per creare tutto il complesso.
Appena arrivati, passato l'enorme Torii in granito, sulla sinistra c'è una bella pagoda a 5 piani. Dopo pochi scalini si oltrepassa la porta Niomon (che ha 2 statue Nio: una che pronuncia la prima lettera dell'alfabeto sanscrito "ah" e l'altra che pronuncia l'ultima "un") e ci si trova davanti una serie di edifici da mozzare il fiato. Nonostante la nebbia sono rimasta senza parole.
A sinistra la fonte sacra per lavarsi le mani, ricoperta da un tetto stile cinese. Poco prima c'è la stalla sacra con le 3 scimmiette non vedo, non sento, non parlo. Uno si aspetta chissà cosa e invece sono minuscole (vedi foto). E vari edifici sacri. Abbiamo beccato una scolaresca che girava fra i templi, erano buffi tutti in fila a salire e scendere le scale..
Poi altri scalini e si arriva alla porta Yomeimon con 12 colonne decorate. Talmente ricca la decorazione che sembra il nostro barocco. E oltre ci sono i due santuari. Dal lato destro si accede a una "simpatica" scalinata nel bosco che porta alla tomba di Tokugawa Ieyasu (stratega poi Shogun, vissuto nel 1600, fondò la capitale Edo, l'attuale Tokyo). Io avrei fatto anche a meno visto la fatica..
Per arrivare alla tomba si passa da un androne (e si paga) per ammirare il gatto che dorme: un piccolissimo dipinto di un gattino sacro che dorme. Ho comprato persino l'amuleto! Ma non so se ne vale la pena..
Dopo questo santuario che per me rimane il più bello di tutto il Giappone, abbiamo proseguito la visita di Nikko, verso il santuario Taiyuin-byo, mausoleo di Iemitsu, nipote di Ieyasu. La posizione nel bosco è meravigliosa. Anche in questo caso c'è una porta Niomon (con 2 guerrieri Nio), e la porta Nitenmon con 4 statue di guardiani molto belle (il verde è la divinità del vento, il rosso del tuono); dopodichè scale, scale, scale, scale..e poi fonti, torri, porte, santuari.. con uno stile fra il cinese e il giapponese. In parte in legno, in parte colorate.
Bello. Un po' faticoso!
Oltre ai templi, a Nikko c'è la possibilità di prendere un autobus che porta a un laghetto passando per una bella cascata, ma quel giorno avevano sospeso il servizio a causa del brutto tempo.
L'ingresso a questi santuari costa poco: 300 o 400 yen a tempio. In paragone ai musei italiani è nulla, certo a fine giornata.. facendo 2 conti..
Al ritorno ci siamo fermate a pranzo in un posto delizioso, lungo la strada principale che torna alla stazione (dopo il ponte rosso, rimane quasi subito sulla destra). Ne avevo letto per caso qualche giorno prima su 1 blog e appena entrata - a caso ! - l'ho riconosciuto.
Alle pareti è pieno di bigliettini, foto, fogliolini di tutti i clienti. Ci sono scritte in tutte le lingue del mondo (anche in italiano, pochi). E' talmente fitto che non si vede fuori. Persino fuori ci sono un paio di cartelli in italiano che esaltano la bontà del ristorante.
Comunque abbiamo mangiato benissimo spendendo poco: 1920 yen (meno di 14 euro in due) per ravioli al vapore (5), tsukune (5 pezzi a testa), enormi onigiri di riso (2), tè verde e acqua a volontà. Gli tsukune (piccole polpette di pollo presentate a spiedino) erano ottimi. Dice la cameriera che era la loro specialità. Abbiamo provato a riprenderli anche altrove, ma non c'era paragone.
3 commenti:
Io ho visto moltissimi templi, a Kamakura, Kyoto e in altri posti, ma forse i templi sono la cosa che mi è piaciuta di meno del giappone: una volta che ne vedi uno, li hai visti tutti...e poi non ricordo i nomi, che disastro quando dovrò parlarne nel blog..
in effetti nicola un po' lo pensavo anche io.. sopratutto quelli di Kyoto.. dopo un po' ti stufi.
ma questi di Nikko sono bellissimi. diversi dagli altri.
per i nomi.. ti confessero'.. mi ero segnata i nomi e ho guardato anche sulle guide. impossibile memorizzare tutti quei nomi simili!
Ciao... ho una domanda... quanto ci hai messo per vedere i templi??? Noi vorremmo andare a Nikko ma abbiamo una giornata a disposizione.. dici che riusciamo a vedere tutto? grazie mille
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